Calendario lavori

Marzo

Bonsai

SITUAZIONE: le piante in questo mese mostrano un evidente risveglio dal letargo invernale; quasi tutte le latifoglie germogliano e si iniziano a vedere le prime fioriture.

ESPOSIZIONE: è il momento di togliere i bonsai dai loro ricoveri invernali e collocarli in pieno sole in modo che i nuovi germogli ricevano più luce possibile. Potrebbe capitare che alcune piante presentino uno stadio di germogliazione avanzato, fate attenzione alle gelate tardive riparandole durante le notti particolarmente fredde. Per quanto riguarda i bonsai da interno è bene tenerli ancora in casa.



INNAFFIATURA: germogliando ed essendo nuovamente esposti all’aperto i bonsai asciugheranno più rapidamente esigendo quindi di annaffiature più frequenti. Nonostante ciò la terra della zolla non dovrà essere costantemente zuppa; la regola migliore è sempre quella di lasciare asciugare tra una innaffiatura e l’altra. Bisogna tenere presente che non tutte le piante avranno le stesse necessità idriche, ogni bonsai asciugherà in base allo stadio vegetativo, alla grandezza e forma del vaso, al tipo di terriccio, alla sua collocazione, etc..... Un altro consiglio è quello di tenere più asciutte le conifere, in particolare i pini, e di prestare più cura alle piante in fiore che consumeranno più acqua.

CONCIMAZIONE E MALATTIE: è ancora presto per concimare; in questa fase, i bonsai, se concimati, produrrebbero foglie grosse ed internodi lunghi. Si può invece fare un trattamento preventivo con insetticida e fungicida visto che l’aumento delle temperature può innescare i primi attacchi di parassiti. Per quanto riguarda i bonsai da interno si può concimare con dosi leggere e controllare che non ci siano parassiti come la cocciniglia, nel caso trattare con prodotti specifici.

POTATURA E TRAPIANTI: Marzo è il mese ideale per trapiantare la maggior parte dei bonsai. Si inizia con le caducifoglie come faggi, aceri, olmi, meli, …..per passare alla fine del mese ai pini e alle piante a germogliazione tardiva come melograni, ulivi, lagestroemie, … Per i bonsai da fiore come magnolie, prunus, azalee, camelie, …..  invece è bene procedere al trapianto dopo la fioritura. Zelkove, olmi e aceri dovranno essere spuntati tagliando i nuovi germogli e lasciando solo le prime due foglie, in questo modo oltre a fermare la crescita otterrete una ramificazione fitta e compatta. In particolare è molto importante per gli aceri intervenire subito dopo l’apertura delle gemme prima che si allunghino eccessivamente i nuovi rametti.

COME ESEGUIRE IL TRAPIANTO: è un’operazione fondamentale per mantenere in salute i vostri alberi. Dopo alcuni anni che i vostri bonsai risiedono nello stesso contenitore la pianta lo saturerà di radici e la terra, ormai esaurita, sarà quasi polverizzata non riuscendo più a trattenere acqua e sostanze nutritive. Per effettuare il rinvaso senza mettere a rischio la pianta è importante farlo nel periodo corretto e procedere quando la zolla non è bagnata. Queste le fasi:

  •   si toglie la pianta dal vaso e con una bacchetta si liberano le radici dal vecchio terriccio;
  •   si procede al taglio delle radici eliminando quelle che si dirigono verso il basso e rifilando le altre cercando di creare un pane radicale piatto senza fittoni;
  •   si mette della retina nei fori di drenaggio del vaso e si fa passare il filo per ancorare il bonsai;
  •   si stende uno strato di terriccio a grana grossa come drenaggio;
  •   si versa la miscela di terriccio adeguata alla specie da rinvasare;
  •   si colloca il bonsai e lo si fissa con il filo di ancoraggio;
  •   si ricopre con il terriccio facendolo penetrare con la bacchetta;
  •   si ricopre la superficie con il muschio per evitare un’eccessiva evaporazione;
  •   si bagna abbondantemente fino a far uscire l’acqua dai fori di drenaggio.

- potrebbe crearsi una pellicola sulla superficie dell’acqua dovuta al residuo della decomposizione di foglie e piante,asportatela con un retino dove avete preventivamente steso un panno di iuta o garza.

- le galleggianti sensibili al freddo,se si vuole conservarle,dovranno svernare in un locale in cui la temperatura non scenda sotto i 5°C sufficientemente luminoso. Le galleggianti rustiche invece producono gemme dormienti o semi che sverneranno in profondità.

-il loto è da ritirare oppure far svernare ad una profondità dove non geli il rizoma.

-continuate a nutrire i pesci per rinforzarli e prepararli al letargo; attenzione però a non esagerare con le quantità,la dose giusta è quella che viene consumata in pochi minuti.






Sono  molto importanti anche le cure post-trapianto per evitare danni alle vostre piante quindi ricordatevi di riporre i bonsai rinvasati al riparo dal vento per 15 giorni circa; dopo la prima innaffiatura abbiate cura che la zolla asciughi completamente prima di procedere alla seconda in modo da stimolare l’emissione delle nuove radici e nebulizzate la chioma per una decina di giorni successivi al trapianto.


Laghetti

SITUAZIONE: il progressivo aumento della temperatura e l’allungarsi delle giornate ha innescato il risveglio di tutti gli animali e le piante presenti nel laghetto; insetti acquatici, rane, rospi e pesci si vedono sempre più spesso. Tornano in superficie le foglie delle ninfee; le gemme dormienti delle ossigenanti e delle galleggianti che hanno svernato sul fondo si riattivano. In questo periodo vi capiterà di vedere delle piccole uova nere disposte in lunghi fili gelatinosi, si tratta di uova di rospo, lasciate che si schiudano, i girini si nutriranno voracemente anche delle alghe presenti aiutandovi così a tenere pulito il vostro specchio d’acqua.




INTERVENTI:

  •   se avete spento la pompa per il ricircolo dell’acqua prima dell’arrivo dell’inverno questo è il momento di ripristinarla;
  •   si concimano le ninfee; per fare questa operazione potete ripescare il vaso, inserire il concime sotto la superficie del terriccio e immergerlo nuovamente. Si possono anche fare delle polpette di concime misto a terra argillosa e buttarle direttamente in prossimità del cespo della ninfea;
  •   sfoltite le marginali troppo sviluppate;
  •   aggiungete nuove piante ossigenanti, aiuteranno ad assorbire le sostanze nutritive disciolte nell’acqua limitando lo sviluppo delle alghe;
  •   alla fine del mese si possono riportare fuori i loti.

ORTO

SITUAZIONE: finalmente inizia la primavera e dopo mesi di riposo ora si può iniziare con i lavori nell’orto. Anche se le giornate tiepide sono numerose, prestate comunque attenzione ad un ritorno del freddo con gelate notturne. 



LAVORI:

  •   l’aumento delle temperature farà sviluppare le infestanti, tenetele sotto controllo estirpandole e zappettando il terreno;
  •   vangate e concimate in vista degli imminenti trapianti e delle semine;
  •   entro la fine del mese bisogna completare la potatura degli alberi da frutta e la piantumazione delle piante a radice nuda; le piante in vaso possono essere trapiantate senza rischi anche nei prossimi mesi.

LA LUNA: con questa lunazione torna ad esplodere la vita: si schiudono le gemme e le radici iniziano ad assorbire nutrienti e acqua, molti semi germinano vigorosi.

  •   luna crescente dal o1 al 16;
  •   luna calante dal 17 al 31.

Luna calante:

  •   si seminano in coltura protetta il sedano e  l’indivia riccia;
  •   si seminano all’aperto: bietola da coste e da taglio,cavolo cappuccio,lattuga a cappuccio,cipolla, radicchio da taglio, valerianella e spinacio;
  •   si trapiantano aglio, cipolla, patata.

Luna crescente:

  •   si seminano all’aperto carota, prezzemolo, ravanello e bietola da orto;
  •   si seminano in coltura protetta: basilico, pomodoro, melanzana,peperone, anguria,melone, cetriolo, zucca e zucchina;
  •   si trapianta all’aperto: asparago, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cicoria, indivia e lattuga a cappuccio.


MALATTIE: con la ripresa vegetativa sarà anche necessario osservare le nostre colture in quanto riprenderà l’attività dei parassiti. Anche l’eccessiva umidità può provocare problemi come l’insorgere di marciumi radicali del colletto e delle radici sia nelle giovani piantine che nei semenzai. Per limitare il comparire e il propagarsi di queste malattie è bene evitare ristagni idrici e innaffiare solo se necessario; eventualmente trattare con rame. Anche nel frutteto è ora di fare un trattamento preventivo con rame e poltiglia bordolese al fine di tenere sotto controllo le spore che hanno superato l’inverno. E’ da tener presente che le malattie fungine si diffondono proporzionalmente all’umidità e alle temperature, più il clima è tiepido e piovoso più attenzione bisognerà prestare facendo eventualmente due trattamenti anticrittogamici.