Calendario lavori

Dicembre

BONSAI

SITUAZIONE: i bonsai da esterno sono in una fase di dormienza che durerà fino alla fine dell’inverno, ciò non toglie che necessitino ugualmente di qualche intervento in quanto una lieve attività metabolica atta a nutrire e idratare le cellule dei tessuti è ancora presente.

ESPOSIZIONE:  è bene iniziare a proteggere dal gelo i bonsai con una zolla piccola e le varietà meno rustiche come l’acero tridente, la lagestroemia, il melograno, la vite, il bosso, il leccio, l’azalea, la camelia, …. Per riparare i bonsai è sufficiente non esporli al gelo diretto e quindi metterli sotto a degli scaffali o in una zona del giardino o del terrazzo più protetta dal vento. Si può anche proteggere la zolla delle piante con del materiale isolante come paglia, foglie, polistirolo o interrare i bonsai direttamente con il loro vaso. Se dovesse nevicare fare attenzione agli accumuli sui rami, scrollarli per evitare che si spacchino.


INNAFFIATURA: non dovrebbe essere necessario irrigare le vostre piante a meno che non piova, nevichi o  le abbiate collocate sotto una tettoia o in serra fredda; in ogni caso controllate che la terra non secchi. Bagnate i bonsai in tarda mattinata o nel primo pomeriggio in modo che la zolla possa drenare sufficientemente prima delle gelate notturne. Anche i bonsai da interno richiedono meno acqua in quanto l’accorciarsi delle giornate riduce l’attività metabolica; continuare a lavare la chioma per eliminare l’accumularsi di polvere.


CONCIMAZIONE E MALATTIE: per le piante da esterno non è necessario utilizzare insetticidi ma è sufficiente fare un trattamento preventivo con fungicida e olio minerale. Per quanto riguarda i bonsai da interno è bene controllare che non siano infestate da parassiti, se necessario intervenire con un adeguato insetticida.

POTATURA E TRAPIANTI: si possono eseguire leggere potature e avvolgere i rami con il filo di alluminio per piegarli. Si eliminano gli aghi vecchi sui pini neri e si sfoltiscono gli aghi dei rami dell’anno in base alla vigoria. Rimandare eventuali rinvasi a febbraio-marzo.


CURIOSITA’: attenzione a non far soffrire la sete ai vostri bonsai, non vi accorgerete dei danni arrecati fino a primavera. Il basso consumo di acqua e l’alta umidità atmosferica del periodo faranno apparire sane anche le piante disidratate ma in primavera non germoglieranno o, dopo una stentata e tardiva ripresa vegetativa, seccheranno ai primi caldi a causa di radici mal funzionanti non in grado di apportare adeguate quantità di acqua alla chioma. Situazioni analoghe si verificano anche per ristagno idrico o danni da gelo intenso.



LAGHETTI

SITUAZIONE: è inverno, fa freddo e le giornate sono cortissime. La vita nel vostro laghetto sembra scomparsa, piante e animali sono in letargo, anche se un’intensa attività di microrganismi sta lavorando nascosta nel materiale accumulatosi sul fondo trasformandolo in sostanze nutritive assimilabili dalle piante alla ripresa vegetativa.


INTERVENTI: non sono molti i lavori da eseguire in questo periodo, tuttavia se il terreno non è ghiacciato si possono piantare alberi e arbusti attorno al laghetto. Se la vostra vasca ha bordi perpendicolari alla superficie potrebbe subire danni per la pressione esercitata dal ghiaccio. Un trucco per diminuire tali rischi è lasciar galleggiare un pallone che funzionerà da valvola di sfogo per la forza esercitata dal ghiaccio. Non spaccare mai la crosta gelata con dei colpi, le vibrazioni create potrebbero danneggiare i pesci in letargo. Non vi resta che programmare e pianificare ampliamenti e modifiche del laghetto o la costruzione di cascate, zampilli e zone palustri in attesa che torni la primavera.


ORTO

SITUAZIONE: siamo ormai in inverno, nella norma gelate e possibili nevicate; sono quindi ridotte al minimo le operazioni da effettuare nel vostro orto. 

LAVORI: se il clima lo permette e non lo avete fatto nei mesi precedenti vangate e concimate il terreno per prepararlo ad accogliere le coltivazioni primaverili. Proteggete dal gelo i cavolfiori legando a cappuccio le foglie esterne; si possono piantare gli alberi da frutta.

LA LUNA: siamo nella decima lunazione; gli influssi  di questa lunazione non sono visibili sui vegetali dato che tutto è in letargo anche se la luce lunare, nelle notti limpide, penetra nei tessuti più profondi e nel suolo donando vigore alle cellule di semi e piante.

                -luna calante dal 7 al 21: si semina in coltura protetta il radicchio e la lattuga da taglio.

                -luna crescente dall' 1 al 6 e dal 22 al 31: si semina in coltura protetta il ravanello e il prezzemolo.


MALATTIE: non è indispensabile fare trattamenti alle piante da frutta se si è intervenuti con fungicida in novembre. Attenzione alle colture protette l’alto tasso di umidità può innescare delle marcescenze; per evitarlo arieggiare i tunnel o i cassoni nelle ore più calde.