Calendario lavori

Febbraio

BONSAI

SITUAZIONE: Febbraio è un mese tipicamente invernale anche se possono già esserci giornate più tiepide e con maggior ore di luce; non fatevi comunque ingannare togliendo le piante dai loro ricoveri invernali o anticipando i trapianti, siamo ancora in inverno e le gelate notturne possono essere intense e frequenti. Possiamo notare un certo risveglio dal torpore invernale, da metà mese le gemme di alcune varietà si gonfiano e possono già esserci le prime fioriture.

ESPOSIZIONE: le piante poste nei loro ricoveri invernali devono continuare ad essere protette dal gelo non facendosi ingannare da alcune giornate tiepide che fanno pensare all’arrivo della primavera. Nel caso in cui ci fossero ancora delle nevicate scrollate i rami delle vostre piante per evitare accumuli che potrebbero spezzarne i rami.

INNAFFIATURA: controllate che la terra non asciughi eccessivamente soprattutto nelle piante riparate sotto tettoie o in serra fredda; anche se fa freddo non significa che le piante non necessitino di acqua, bagnate sempre nelle ore centrali della giornata per far sì che la zolla dreni sufficientemente prima di eventuali gelate notturne. I bonsai da interno, stimolati da un progressivo aumento delle ore di luce, tendono ad aumentare la crescita e a consumare più acqua; nonostante questo lasciate sempre asciugare leggermente la zolla tra una innaffiatura e l’altra così da evitare marcescenze dell’apparato radicale.



CONCIMAZIONE E MALATTIE: non concimate le piante da esterno, fate un trattamento con fungicida; non è necessario utilizzare olio minerale se lo avete dato in gennaio. Per le piante da interno intervenite con prodotti adeguati solo se notate parassiti; fate una leggera concimazione alla fine del mese.

POTATURA E TRAPIANTI:

  •   si possono avvolgere con il filo tutte le piante per piegare i rami;
  •   si potano i ginepri, i pini e le latifoglie;
  •   si rinvasano le latifoglie solo se avete la possibilità di tenerle al riparo dal gelo diretto e dal vento; attendete per rinvasare i bonsai meno rustici come zelkova, acer bergerianum, lagestroemia, melograno, vite, olivo, ……. e le piante di piccole dimensioni;
  •    Febbraio è l’ultimo mese utile per eseguire lo sfoltimento degli aghi sul pino nero. Questa è un’operazione indispensabile per mantenere in salute e controllare la differenza di vigore dei vostri pini. L’eliminazione degli aghi vecchi crea un maggior passaggio di aria e luce all’interno della chioma dando la possibilità alle gemme più deboli di rinvigorirsi; se per alcuni anni non si intervenisse con questa tecnica vi ritrovereste un albero senza forma, con la vegetazione solo all’esterno della chioma e inevitabilmente i rametti interni seccherebbero.
  • eliminate, strappandoli, tutti gli aghi vecchi su ogni singolo rametto fino a lasciare il ciuffo derivato dall’aperture della gemme la stagione precedente;
  • togliete anche parte degli aghi dei ciuffi più vigorosi lasciandone solo tre-quattro paia,non sfoltite i ciuffi più deboli. Questa operazione frena la vigoria dei rametti più forti che crescerebbero a discapito di quelli più deboli.

             Approfittate dello sfoltimento per mettere il filo più agevolmente e dare forma o correggere la ramificazione. Questa tecnica è applicabile oltre che al pino nero a tutti quei pini che hanno due aghi che nascono dalla stessa guaina, basta osservare dove l’ago si attacca al rametto e vedrete una guaina bianca da cui emerge la coppia di aghi.


PRIMA DELLO SFOLTIMENTO

PRIMA DELLO SFOLTIMENTO

DOPO LO SFOLTIMENTO

DOPO LO SFOLTIMENTO

DOPO LA PIEGATURA DEI RAMI

DOPO LA PIEGATURA DEI RAMI


CURIOSITA’: se avete raccolto dei semi, ma non li avete interrati in autunno, avranno difficoltà a germinare non avendo subito l’azione del gelo; potete ricreare le condizioni ideali alla germinazione ponendoli per un paio di settimane nel congelatore per poi procedere alla semina.


ESEMPLARE DI PINO DOPO LO SFOLTIMENTO DEGLI AGHI E L'IMPOSTAZIONE



LAGHETTI

SITUAZIONE: Febbraio è il mese di transizione tra l’inverno e la primavera, avrà così periodi tipicamente invernali e giornate quasi primaverili in cui vi capiterà di vedere rane, rospi e insetti che inizieranno ad uscire dai loro rifugi invernali.

INTERVENTI: alla fine del mese si può approfittare delle belle giornate per piantumare nuove marginali  o arbusti attorno al laghetto. Iniziate a togliere le giovani infestanti che germinano attorno alle sponde. Ricordatevi di mantenere umide le piante che avete ritirato in autunno.




ORTO

SITUAZIONE: siamo ancora in inverno anche se possiamo considerare questo mese di transizione tant’è che le giornate di sole sono più frequenti e nelle ore più tiepide non è raro scorgere i primi insetti dopo un lungo periodo di letargo. Anche le piante mostrano una certa ripresa vegetativa, su alcune possiamo vedere le gemme gonfiarsi e nei prati spuntare i primi fiori.

LAVORI:

  •   si vanga e concima il terreno in modo da prepararlo ad accogliere le nuove coltivazioni;
  •   da metà febbraio si procede alle prime semine; è consigliabile, date le notti ancora fredde, stendere del tessuto non tessuto al fine di proteggere le piantine che germineranno;
  •   si continua con la potatura delle piante da frutta e con la piantumazione dei nuovi alberi.

LA LUNA: siamo nella dodicesima lunazione; anche nelle piante che non lo mostrano inizia il risveglio primaverile, la linfa nelle giornate più tiepide scorre nei fusti ed è più copiosa con la luna crescente.

  •   luna crescente dal o1 al 04 e dal 20 al 28;
  •   luna calante dal 5al19

Luna calante:

  •   si seminano in coltura protetta la lattuga a cappuccio e il sedano;
  •   si seminano all’aperto: bietola da coste, cipolla, lattuga, radicchio da taglio, spinaci, valerianella;
  •   si trapiantano aglio, cipolla, scalogno.

Luna crescente:

  •   si seminano all’aperto carota, pisello, rucola, ravanello, prezzemolo;
  •   si trapianta in coltura protetta la lattuga a cappuccio.

MALATTIE: mentre vangate il terreno vi capiterà di trovare delle grosse larve bianche nascoste in profondità, eliminatele perché si nutrono delle radici dei vostri ortaggi facendoli appassire rapidamente. Fate un trattamento con rame alle piante da frutta e se notate della cocciniglia aggiungete olio minerale. Arieggiate regolarmente le colture protette e i semenzai per evitare pericolosi ristagni di umidità con conseguenti marciumi o muffe; se si dovessero verificare intervenite con prodotti a base di rame.